Apri mappa a schermo intero (Fonte: opendata Roma Capitale)
Il verde che vedete mappato è tutto il verde che ricade in manutenzione al Dipartimento Tutela Ambientale del Comune di Roma (“U.O. Gestione Territoriale Ambientale e del verde”), il cosidetto "verde pubblico", suddiviso in 6 tipologie:
A - Arredo stradale (Aiuole spartitraffico, rotatorie, banchine cordonate) B - Aree di sosta (Impianti arborei e piccoli appezzamenti verdi posti a contorno delle aree destinate al parcheggio) C - Verde attrezzato di quartiere (ree adibite a piccoli parchi e giardini di quartiere con giochi per bambini, aree cani, etc., destinate ad uso pubblico da parte dei cittadini.) D - Verde storico archeologico (A Roma rientrano in questa categoria le grandi Ville storiche come Villa Borghese, Villa Pamphili, Villa Ada, Villa Sciarra, etc. Include le aree tutelate a norma delle disposizioni dell’art. 10, Capo I Titolo I Parte II, del D. Lgs. 22 gennaio 2004, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”) E - Grandi parchi urbani (parchi, ville e giardini urbani estesi con preesistenze archeologiche, monumenti, ville e casali protette e caratterizzate da habitat di particolare valore naturalistico e da una varietà di ambienti naturali e nicchie ecologiche che conservano al proprio interno valori naturalistici e/o storico-architettonici riconosciuti tali dagli appositi strumenti urbanistici locali) F - Verde speciale (Giardini che conservano collezioni botaniche di particolare pregio)
La mia ricerca è partita dalla voglia di indagare le categorie A e B: tutte le aree verdi spartitraffico e di risulta, una costellazione immensa che ultimamente sembrerebbe di nessuno, dimenticate dalla manutenzione. Quel verde che se curato non fa nessun effetto ma se abbandonato contribuisce al "degrado" da protagonista.
È proprio per capirne di più sono riuscita a scovare nei meandri del sito del Comune di Roma questo immenso patrimonio di dati.
C'è voluta una lunga opera di lavorazione per la pubblicazione di questi dati perchè le geometrie sono scollegate dal dato alfanumerico, in soldoni è stato necessario generare manualmente un campo chiave per ricondurre il parco alla categoria (E qui l'eterna diatriba sugli open-data: i dati vengono forniti in modo sciatto per imperizia tecnica o per impedirne la fruibilità? Non so/non rispondo).
Fatto sta però che ho almeno una testimonianza di un tecnico di un municipio romano che non ha accesso a questi dati, quindi il problema dello scambio dei dati, anche interno, è molto serio e prima o poi bisognerà affrontarlo.
Mi piacerebbe che questa mappa venga utilizzata da associazioni, tecnici, amministrativi, analisti e ricercatori (se necessitate di chiarimenti o integrazioni chiedetemi pure) e sia un utile strumento libero per tutti quelli che vogliono parlare di verde a Roma.
Postilla: il X municipio non è mappato perchè l'unico con gestione diretta del municipio stesso e non affidata al Dipartimento Tutela Ambientale. Nel campo "note" sono elencati eventuali affidamenti a terzi.